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SENIOR EXIM MANAGER

In data 16/11/2022, EVA MICHELI, AD di RubiconEX, ha conseguito la CERTIFICAZIONE UNI 11823:2021 relativa all’attività professionale di Senior EXIM Manager.

Il Senior EXIM Manager è un esperto di processi Import/Export e di internazionalizzazione, figura molto importante che ha il delicato compito di supportare le imprese nell’analisi, nella selezione e nello sviluppo dei mercati esteri, identificandone le strategie più efficaci e consolidando la presenza delle imprese in ambito internazionale.

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L’importanza del Supply Chain Manager

Consolidare la presenza sui mercati esteri

Nel definire le strategie volte ad aumentare il livello di export, è opportuno concentrarsi non solo sulle attività più vicine alle vendite (dal marketing agli aspetti economico-finanziari dei mercati internazionali) ma anche sulla gestione della Supply Chain. Questo perché nessuna impresa è isolata, ma è parte di una rete di imprese interconnesse, che ha l’obiettivo di raggiungere il “focus” dell’attività aziendale, cioè la soddisfazione delle esigenze del cliente.

Nello scenario globale, i nuovi modelli di business rendono più complessa la gestione dei flussi di merci e delle informazioni lungo tutta la catena logistica e nello stesso tempo il mercato richiede alle aziende sempre più elevati livelli di servizio, di flessibilità ed efficienza.

L’adeguamento della Supply Chain a questo contesto richiede nuove competenze per una gestione integrata dei flussi di approvvigionamento, di produzione e di distribuzione nonché per un’applicazione delle tecniche di gestione più adatte al settore di appartenenza dell’azienda. Tutto questo in una visione integrata, che va oltre i confini dell’azienda stessa, interagendo con la rete di imprese esterne che producono attività rivolte al cliente finale puntando a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra i soggetti coinvolti in una visione globale.

Obiettivo primario è quello di massimizzare il livello di servizio al cliente finale, ottimizzando contestualmente i costi operativi ed il capitale impegnato attraverso un sistema che consenta di generare un valore aggiunto complessivamente superiore alla somma dei contributi di ogni singolo soggetto operante.

Grazie alla presenza di figure professionali Senior esperte del settore, RubiconEX può fornirti tutto il supporto di cui hai bisogno affiancandoti nella fase di:

  • focalizzazione dei diversi aspetti della gestione della Supply Chain;
  • sviluppo delle competenze per la gestione di una Supply Chain in ottica di servizio, flessibilità ed efficienza;
  • configurazione della Supply Chain per ottimizzarne i costi aziendali.
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L’importanza del Supply Chain Manager
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Il segreto dell’Export: l’organizzazione di eventi B2B

5 consigli utili per sfruttare al meglio fiere ed eventi B2B, potenti ma anche pericolosi mezzi di acquisizione clienti

Per gli imprenditori che scelgono di esportare all’estero i propri prodotti, organizzare o organizzarsi per partecipare a eventi Business-to-Business rappresenta un’ottima occasione per incontrare nuova clientela e fidelizzare quella già esistente.

Attraverso le fiere B2B i clienti avranno la possibilità di entrare in contatto direttamente con l’imprenditore ed il suo staff e conoscere da vicino il loro business. Questo tipo di eventi deve essere studiato e preparato con la giusta attenzione; se ciò non avviene, una manifestazione B2B può rivelarsi dannosa per l’immagine dell’azienda oltre che molto dispendiosa ed impegnativa.

5 consigli utili per organizzare nel miglior modo un evento B2B:

  • Verifica quali aziende parteciperanno

    Prima dell’inizio dell’evento cerca di raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui partecipanti; così facendo potrai farti trovare preparato in una discussione con loro e l’immagine di te e della tua azienda non potrà che giovarne.

  • Prepara il materiale con cura ed attenzione

    Assicurati di presentare la tua azienda in maniera impeccabile, sia dal punto di vista dei contenuti che dal punto di vista grafico; dovrai conoscere tutta la tua documentazione alla perfezione, preparando delle traduzioni professionali nelle lingue più idonee. Ricordati di portare alcuni campioni dei tuoi prodotti o macchinari che utilizzi per le tue lavorazioni, oltre a case history da far visionare che testimonino il tuo operato.

  • Comunica in maniera convincente

    Tieniti pronto a relazionarti con altri imprenditori che potrebbero diventare i tuoi clienti; comunica il tuo business con passione ma anche con lo scopo di convincere. Il tutto ovviamente con un linguaggio professionale e se possibile tecnico nella lingua del tuo interlocutore o in un alto business English.

  • Assicurati che tutto sia ottimizzato al meglio

    Se sarai tu ad ospitare un incontro B2B, seleziona e forma il personale con attenzione; scegli fra i tuoi collaboratori quelli più a contatto con i clienti che siano preparati sugli argomenti esposti e assicurati che abbiano un adeguato e uniforme dress code. Valuta inoltre una location idonea, con parcheggi e bar o tavoli da allestire per un rinfresco. Nel caso in cui l’evento si tenga nella tua sede, assicurati di renderla pulita ed in ordine, avvisando eventuali dipendenti di tenere un comportamento consono e discreto.

  • Mantieni attiva l’attenzione dei nuovi contatti

    Dopo la fiera invia una email ai nuovi contatti acquisiti; ringraziali per l’interesse dimostrato corredando l’email con un resoconto personalizzato per ogni cliente. Poni delle domande così che la conversazione resti aperta a nuovi input.

Riuscire a far fronte ad un impegno di questa portata cercando di portare a casa un buon risultato potrebbe rivelarsi faticoso, impegnativo e molto costoso.

RubiconEX da molti anni organizza e gestisce eventi e la partecipazione delle aziende alle fiere internazionali che puntano a favorire l’internazionalizzazione delle imprese. Un partner esperto in questo settore come RubiconEX è sicuramente una soluzione da non sottovalutare per ottimizzare costi, personale e tempo, diventando i rappresentanti della tua azienda e sollevandoti così da pesi e responsabilità che l’organizzazione e gestione degli eventi comporta.

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Il segreto dell’Export: l’organizzazione di eventi B2B
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Assistenza pre e post vendita estero

Il servizio che fa la differenza

Durante il processo di internazionalizzazione di impresa un altro importante aspetto da non trascurare è il servizio di assistenza che dovrai dedicare al tuo cliente. Mettere il cliente al centro della routine quotidiana sarà assolutamente necessario per portare a termine e con successo il tuo progetto.

Fai attenzione! Presta cura alle sue richieste o rischierai di perderlo definitivamente.

Il servizio di assistenza del cliente deve essere sviluppato con coscienza e con costanza; è un lavoro che dovrai portare avanti sia durante la fase di pre vendita, sia in fase post vendita.

Assistenza Pre vendita:

  • Gestisci sempre le comunicazioni con il tuo cliente con un Business English tecnico e professionale. Qualora possibile, la soluzione migliore è parlare la lingua specifica del cliente.
  • Segui sempre il tuo cliente passo dopo passo per evitare di perderlo, con follow-up strategici e puntuali. Pianifica controlli periodici e scrupolosi delle attività da svolgere e non far passare troppi giorni dall’ultimo contatto col cliente.
  • Fatti trovare preparato e sempre informato su tutti gli aspetti contrattuali che legano te ed il cliente: le condizioni di vendita, il contratto che vi lega, il minimo garantito, i termini di pagamento e infine l’esclusività del vostro rapporto.

Assistenza Post vendita:

  • Fai sentire al cliente che ci sei, non far passare mai più di 1-2 giorni da una sua richiesta. Rispondere tempestivamente alle necessità del cliente è fondamentale per non rischiare di perderlo.
  • Cura sempre con attenzione le relazioni con i tuoi clienti. Cerca di essere presente e di farti sentire con la giusta frequenza senza dimenticarti di loro; così facendo riuscirai ad acquisire un’ottima reputazione e fidelizzazione.
  • Informati e fatti trovare preparato davanti a segnalazioni di “non conformità”, gestendole sempre in maniera professionale e positiva. Saper far fronte a questioni delicate e riuscire a soddisfare (o quantomeno trovare un accordo pacifico) con il cliente è di vitale importanza per la reputazione della tua azienda, in un mondo in cui il feedback è la nuova valuta.

Una società di Export Manager specializzata nel settore delle esportazioni all’estero di PMI come RubiconEX, grazie ai molti anni di esperienza maturati in numerosi settori diversi e grazie al merito dei molti professionisti Senior di cui si avvale, può diventare il partner ideale nell’assistenza in lingua pre e post vendita dei tuoi clienti all’estero. RubiconEX gestirà per te le relazioni con i clienti esteri, ma non solo, potrà anche cercare di approcciarne di nuovi con la dovuta attenzione e cura, permettendoti di ottenere i risultati sperati.

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Assistenza pre e post vendita estero
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Difficoltà nella ricerca di clienti, agenti e fornitori esteri?

Ecco alcuni consigli che potrebbero tornarti utili nella ricerca di clienti, agenti e fornitori esteri

  1. Il tuo cliente non sempre è il cliente finale.
    Una volta individuato il mercato in cui esportare i tuoi prodotti, il passo successivo sarà determinare il cliente di destinazione. Difficilmente avrai a che fare con l’acquirente finale in maniera diretta. Nella maggior parte dei casi dovrai creare la tua rete di vendita attraverso l’aiuto di agenti e di distributori locali; saranno loro i tuoi veri clienti finali pertanto dovrai adeguare la strategia e comunicazione di conseguenza.
  2. Inizia il tuo lavoro con metodo e organizzazione.
    Esportare all’estero può diventare una sfida davvero complicata, soprattutto per le aziende che affrontano per la prima volta questo processo senza avere alcun tipo di contatto con il paese di destinazione. Anche se avrai le idee chiare sul progetto e un piano di lavoro ben organizzato, riuscire a trovare i giusti agenti e fornitori sarà indispensabile per portare a termine il tuo progetto.
  3. Internazionalizzazione è sinonimo di mente aperta.
    Non dare per scontato il valore del tuo prodotto; se analizzi il mercato con i “paraocchi”, potresti terminare la tua corsa prima del previsto. Per affrontare un progetto export al meglio, cerca di avere un’ampia visione del mercato libera da preconcetti; non sempre un prodotto che vende in Italia funziona al altrettanto bene altrove. Studia con attenzione, analizzando con mente aperta, le richieste dei clienti presenti nei paesi selezionati.
  4. L’efficacia dei portali web.
    Oggi hai a disposizione tanti canali per effettuare ricerche di ogni genere; sarà facile reclutare online agenti pronti a lavorare per te o fornitori che dichiarano di avere una presenza decennale nei mercati di tuo interesse. Bisogna fare molta attenzione però: è difficile stabilire con certezza se un fornitore o un agente sia realmente serio, competente e affidabile ma soprattutto idoneo per te e il tuo business.
  5. Scegli un agente specifico, non un tutto fare.
    Per riuscire a centrare il tuo obbiettivo ti sarà necessario instaurare delle valide relazioni con il mercato estero. Avvalersi dell’esperienza di agenti competenti è forse una delle principali necessità quando si gioca una partita in “campo straniero”. Cerca di essere sicuro che tutte le competenze di cui hai bisogno facciano realmente parte del background dell’agente selezionato.
  6. Seleziona con cura il fornitore.
    Un altro aspetto che gioca un ruolo fondamentale sarà il tuo fornitore. Cerca sempre di verificare, se possibile di persona, la veridicità di ciò che viene dichiarato dai fornitori selezionati. Chiedi sempre del materiale campione da poter visionare dal vivo, studia il loro sito e presta attenzione all’opinione che gli utenti hanno di loro attraverso i siti e i forum di riferimento. Cerca in generale di reperire più informazioni possibili; dallo storico aziendale ai bilanci degli ultimi anni.
  7. Un importatore esperto può farti risparmiare tempo.
    Tieni d’occhio chi è già attivo nel tuo settore; un importatore che opera da tempo nel mercato da te scelto può portare dei vantaggi e una serie di notevoli facilitazioni. Un importatore che ha maturato esperienza nel tuo settore, avrà dalla sua parte maggiori concessioni e velocità nei canali di vendita e distribuzione.

Come abbiamo potuto vedere, individuare da soli i giusti clienti, agenti, fornitori, distributori e partner esteri non è un compito affatto semplice. RubiconEX può offrirti pieno supporto nella ricerca di tutte queste figure grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni nel settore delle internazionalizzazioni.

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La migliore strategia per internazionalizzare un’impresa all’estero?

5 consigli su processi e strategie di esportazione per PMI

Quando nasce la volontà di far crescere il nostro business attraverso la vendita all’estero sfruttando le molte possibilità presenti nei mercati internazionali, siamo chiamati a fronteggiare una serie di problematiche per portare a buon fine l’internazionalizzazione della nostra impresa.

Attraverso questi 5 consigli cercheremo di analizzare i principali aspetti per una giusta internazionalizzazione.

  1. Sviluppa la tua strategia export in modo intelligente.
    Valuta attentamente i primi aspetti di questo complesso meccanismo, svolgendo una completa e professionale analisi di mercato, per selezionare il mercato idoneo per il vostro prodotto, scegliere i canali giusti di vendita in da utilizzare e analizzare quali partner saranno adatti al vostro business.
  2. Gestisci quotidianamente i rapporti con l’estero.
    Mai trascurare un fattore importante come quello dei rapporti interpersonali. Mantenere e curare i rapporti che andrete a creare con le molte figure professionali con cui la vostra azienda si troverà in contatto è cruciale. Nuovi clienti da fidelizzare, fornitori e distributori con cui interagire, agenti per la gestione delle attività commerciali e spedizionieri internazionali: le figure con cui vi dovrete relazionare non sono poche…
  3. Fornisci supporto e assistenza dedicata per i clienti stranieri.
    Le strade sono due: potete analizzare quali risorse della vostra azienda destinerete all’estero, formandole poi attraverso percorsi mirati di export coaching. Oppure potete affidare la gestione del customer-care e assistenza tecnica a Export Manager seri ed esperti. In ogni caso, fornire supporto preciso, puntuale e in lingua ai clienti stranieri vi assicurerà fidelizzazione e buona reputazione.
  4. L’apparenza conta: non sottovalutare le lingue.
    Nell’affrontare un progetto di internazionalizzazione, non dovete dimenticarvi dell’importanza delle competenze linguistiche. La figura dell’interprete e traduttore professionale gioca un ruolo fondamentale per portare a termine le fasi di trattative degli accordi commerciali. È altrettanto necessaria nella fase di traduzione dei materiali aziendali come brochure, cataloghi, schede tecniche dei prodotti e dei listini prezzo. Il rischio di perdere clienti a causa di traduzioni “casalinghe” è enorme!
  5. Ricordati che la burocrazia è diversa da paese a paese.
    Una consulenza tecnica sulle leggi e sulla burocrazia in generale che governano il mercato selezionato, sarà assolutamente necessaria. Avvalersi di tecnici che sappiano redigere per voi la documentazione idonea, le certificazioni o i brevetti di cui avrete necessità per poter esportare all’estero i vostri prodotti o servizi è alquanto consigliato.

RubiconEX è il partner export delle aziende che vogliono intraprendere un progetto di internazionalizzazione di successo.

Potrai avvalerti delle migliori e collaudate strategie di esportazione, sarai seguito durante tutte le fasi di trasformazione della tua PMI da un team di professionisti Senior che sarà disponibile per tutto il tempo di cui avrai bisogno, diventando il tuo ufficio export da remoto. In pratica, non dovrai più preoccuparti di molti fattori ostici presenti nei processi di internazionalizzazione della tua azienda.

Cosa aspetti? Richiedi subito una consulenza gratuita per scoprire quanto sei Export-Ready!


Richiedi ora 1h di consulenza gratuita e senza impegno con un esperto export di RubiconEX per capire se sei pronto per affrontare un progetto di internazionalizzazione, o cosa puoi fare per migliorarne i processi.

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I 10 servizi export per un’internazionalizzazione di successo


Hai un’impresa e vuoi esportare? Ecco i servizi di esportazione che non devono mancare

Se è arrivato il momento di lanciare la tua attività nel business dei mercati esteri, ecco i 10 servizi necessari per poter finalizzare il processo di internazionalizzazione d’impresa.

  1. Servizio di analisi aziendale
    Studio delle risorse economiche aziendali e delle risorse umane su cui investire.
  2. Servizio di analisi del mercato
    Quale mercato scegliere attraverso una valutazione analitica del prodotto di riferimento.
  3. Servizio identikit del cliente tipo
    Identificazione del profilo della nuova clientela internazionale, come gestirla e fidelizzarla.
  4. Servizio per lo studio degli strumenti marketing
    Quali sono i canali di marketing esistenti, selezione e metodi di utilizzo di quelli più idonei al nostro business.
  5. Servizio per la campagna di web marketing
    Coordinamento della campagna di web marketing attraverso i canali scelti.
  6. Servizio di traduzione
    Localizzazione dei contenuti web e di tutto il materiale cartaceo nella lingua di destinazione.
  7. Servizio di interpretariato
    Gestione e negoziazione delle offerte, del customer-care, dell’assistenza tecnica e del supporto linguistico durante le fiere.
  8. Servizio di analisi dell’offerta pre-vendita
    Studio dei partner ideali, firma di accordi, elaborazione di un’offerta e relative condizioni di vendita.
  9. Servizio di analisi del processo di presa in carico degli ordini
    Gestione del flusso degli ordini, dalla presa in carico alla logistica internazionale.
  10. Servizio doganale e Incoterms
    Selezione dei documenti necessari al trasporto di merci e come redigerli in base alle leggi specifiche del paese di destinazione.

Come potrai immaginare, l’internazionalizzazione di un’impresa è un processo molto lungo e articolato; l’elenco dei servizi appena citati rappresenta solo una piccola parte del lavoro che c’è dietro un progetto così grande e faticoso.

RubiconEX offre un servizio completo di consulenza export dove vengono esaminati tutti i processi e le strategie di internazionalizzazione con la massima attenzione; durante questo percorso i clienti sono seguiti e supportati da un Export Manager Senior e serio,  professionale che sarà a vostra completa disposizione.


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Temporary Export Manager…serve davvero?

Pro e contro di affidarsi ad una società di export manager

I mercati internazionali possono essere delle grandi opportunità per le piccole e medie imprese. Per questo motivo gli imprenditori scelgono di affidarsi a figure professionali esperte, capaci di portare a termine il processo di internazionalizzazione della propria impresa.

La figura del Temporary Export Manager (TEM) gioca un ruolo determinante in tutta l’economia di questo processo.

Quali sono i pro offerti da un valido TEM?

  • Aiuta l’impresa nella scelta del mercato corretto rispetto al prodotto offerto.
  • Gestisce clienti vecchi e ne trova di nuovi.
  • Contribuisce a raggiungere una solida presenza commerciale del”azienda nel paese estero.

Quali sono i contro?

  • A meno che il TEM non abbia già lavorato con vostri competitor, non conoscerà nel dettaglio il vostro business, i vostri prodotti e come esportarli al meglio.
  • Sicuramente il TEM lavorerà a più progetti nello stesso periodo, non impegnandosi al 100% nel vostro, e di conseguenza non sarà sempre disponibile quando necessario.
  • Il TEM avrà potenzialmente accesso al vostro parco clienti, potendone fare ciò che gli pare, se non regolato da contratto. Un imprenditore dovrà obbligatoriamente accertarsi sull’affidabilità e la riservatezza del TEM con cui sta lavorando; con lui condividerà informazioni riservate e dati sensibili legati al proprio business.
  • Molto, troppo spesso i TEM, soprattutto quelli assegnati da società di Export Manager mediocri, sono risorse Junior, che non avranno ancora maturato le capacità e l’esperienza per poter affrontare le molte insidie che si presentano in questo settore. Bisogna pertanto essere accurati nella scelta del professionista o della società di Export a cui ci si affida: Un TEM valido ha consolidato la propria esperienza sul campo dopo anni di lavoro alle spalle.

Grazie all’impegno, alla riservatezza e all’esperienza maturata in questo campo, RubiconEX è una delle poche realtà che può offrire una consulenza per l’internazionalizzazione a 360 gradi, sicura e garantita.

Perché RubiconEX si distingue dagli altri Temporary Export Manager e Società di Export?

  • I professionisti di RubiconEX seguono regolarmente corsi di formazione per tenersi sempre aggiornati, inoltre si formeranno internamente sul tuo business e i tuoi prodotti per offrire il massimo supporto possibile e “parlare la vostra lingua”
  • RubiconEX sarà il tuo ufficio estero in outsourcing, ovvero opererà come fosse appartenente alla tua azienda, ma da remoto; questo permetterà di ottimizzare le tempistiche dando largo spazio al cliente e alle sue necessità. Inoltre RubiconEX si posiziona nella fase transitoria tra l’inizio del progetto di esportazione fino all’assunzione (ove necessario) di un Export Manager fisso, dando anche la possibilità di formare una risorsa interna all’azienda affinché possa gestire il progetto in autonomia.
  • Scegliendo RubiconEX si avrà la garanzia di un rapporto continuativo e confidenziale. L’affidabilità viene prima di tutto; la gestione dei dati e la riservatezza nei rapporti verranno protetti da NDA, Gentleman Agreement e tutte le forme di sicurezza di cui necessitiate.
  • Il team messo in campo da RubiconEX è composto interamente da professionisti Senior che conoscono bene tutte le problematiche e criticità che possono presentarsi, e tutti i segreti e le strategie vincenti dei progetti Export; passo dopo passo il cliente verrà seguito da figure qualificate con un’esperienza decennale nel campo dell’import – export.

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Le 5 problematiche di internazionalizzazione delle PMI

Se vuoi esportare all’estero, ecco cosa devi sapere.

Una PMI che vuole spostare il proprio target verso mercati più redditizi valutando la possibilità di vendere all’estero i propri prodotti, si troverà a dover far fronte ad una serie di meccanismi e problematiche che fino a quel momento non conosceva.

Analizziamo le 5 principali difficoltà che si incontrano nel processo di internazionalizzazione di una impresa:

  1. Prima tra tutte, la formazione linguistica.
    Un imprenditore ed il proprio staff aziendale senza un’adeguata formazione linguistica in Business English, incontreranno da subito difficoltà nel cercare di approcciarsi e capire i meccanismi che regolano i mercati esteri, oltre che ricevere rifiuti solo per aver dato un’immagine di sé non del tutto professionale proprio a causa delle competenze linguistiche. Per saperne di più ti consigliamo di leggere anche
    questo articolo.
  2. L’importanza di un’analisi approfondita.
    In mancanza di una ricerca di mercato adeguata, che permetta all’impresa di conoscere quale sia il target ed il mercato idoneo per il proprio business, si andrà incontro ad un grande dispendio di denaro e di tempo. Si rischierà quindi di “brancolare nel buio” e investire in mercati o prodotti non adatti. Leggi
    questo articolo per saperne di più.
  3. Non si risparmia con il “fai da te”.
    Un imprenditore competente nel proprio business, sarà difficilmente in grado, con le sue sole capacità, di affrontare con successo l’internazionalizzazione della propria PMI. Le informazioni incomplete o poco chiare reperite in rete, i consigli dell’amico che già opera all’estero o le notizie “per sentito dire”, possono nuocere gravemente all’economia di un’azienda.
  4. Il valore del prodotto da esportare.
    Non sempre il marchio “made in Italy” porta i frutti sperati. Se Il prodotto che vogliamo esportare all’estero non fa percepire un reale valore aggiunto o viene inserito nel mercato sbagliato, pur trattandosi di un brand consolidato, può crollare facilmente.
  5. International Business Etiquette.
    Saper far fronte con efficacia ai diversi comportamenti commerciali che si riscontrano in base all’interlocutore, da Paese a Paese, è più ostico di quel che si pensa. Ad esempio, un cliente arabo si aspetterà sicuramente uno sconto sul prezzo finale, indipendentemente dal prezzo offerto, mentre un partner tedesco preferirà conoscere subito il prezzo finito senza il bisogno di dover negoziare. Oppure ancora, un importatore tedesco potrebbe decidere di chiudere i rapporti solo per qualche giorno di ritardo nella consegna, bisogna quindi tenere in grandissima considerazione la puntualità se si interagisce con quel mercato.

Attraverso la consulenza di RubiconEX alle imprese, riuscirete a portare a termine il processo di internazionalizzazione della vostra impresa con successo, senza dover incontrare queste o altre problematiche.

Con un export manager / partner come RubiconEX avrete tutto l’aiuto necessario per sviluppare una strategia efficace che vi accompagnerà nella vostra avventura.

In particolare RubiconEX si occuperà di ogni specifica area di interesse, dallo sviluppo e gestione dell’area export, all’assistenza e consulenza tecnica fino alla gestione dell’area import.

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Sei pronto per esportare? l’importanza delle competenze linguistiche

Se vuoi internazionalizzare la tua PMI non puoi sottovalutare aspetti come l’interpretariato e la traduzione.

Insieme all’analisi di mercato e agli altri aspetti che compongono il processo di internazionalizzazione delle imprese, un ruolo molto importante è giocato dalla figura dell’interprete e traduttore professionale.

Gli accordi commerciali internazionali vengono normalmente gestiti in lingua inglese o nella lingua specifica del paese di riferimento; le competenze linguistiche rappresentano quindi un importante elemento che non può essere sottovalutato. Una PMI dovrebbe valutare in maniera analitica il proprio livello linguistico interno prima di affrontare un progetto export, e non fare lo sbaglio di accontentarsi di traduzioni “fai da te” mediocri. I rischi legati ad una scarsa competenza in materia possono pregiudicare una proposta commerciale ancor prima di partire. Avvalersi di figure professionali come un interprete e un traduttore commerciale, che conoscano l’inglese business e il linguaggio tecnico specifico di settore può realmente fare la differenza agli occhi dei nostri potenziali clienti.

 

Di quali aspetti dovrebbe occuparsi un interprete e un traduttore professionale?

TRADUTTORE:

  • Traduzione dell’intero sito web istituzionale
  • Traduzione degli strumenti di marketing, come la presentazione aziendale, le brochure i cataloghi, le schede tecniche dei prodotti ecc.
  • Traduzione della documentazione economica, come l’offerta conomica, i preventivi, il listino prezzi ecc.
  • Stesura della documentazione burocratica, come gli accordi commerciali internazionali, i contratti di compravendita, di distribuzione, di agenzia ecc.

INTERPRETE:

  • Follow-up delle proposte economiche, negoziazione delle offerte e gestione degli ordini.
  • Gestione del customer-care e assistenza tecnica
  • Accompagnamento e supporto linguistico in fiere ed eventi b2b internazionali.

 

RubiconEX offre servizi di traduzione professionale, business, commerciale e tecnica di qualsiasi materiale online e cartaceo necessitiate.

A fianco delle traduzioni RubiconEX offre anche servizi di interpretariato e consulenza export per l’organizzazione e la gestione delle varie fasi di sviluppo del piano commerciale export della vostra azienda:

  • Nella fase di pre-vendita mediante l’elaborazione dell’offerta, la stesura dei listini, la valutazione delle condizioni di vendita e la gestione dell’offerta.
  • Nella fase di gestione degli ordini mediante la presa in carico degli ordini, la logistica e gli strumenti di pagamento internazionali.
  • Nell’assistenza post-vendita mediante il Customer Care e il supporto tecnico localizzato, l’assistenza in fiere ed eventi b2b in Italia e all’estero.
  • In generale tutto ciò di cui hai bisogno per gestire i rapporti internazionali con clienti, agenti, distributori e fornitori esteri.

Inoltre RubiconEX offre corsi di formazione linguistica Business English (di livello avanzato), grazie ai quali sarà possibile integrare competenze linguistiche specifiche a quelle già acquisite dalle vostre risorse interne.

 

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Il primo passo verso l’internazionalizzazione

La ricerca di mercato

L’internazionalizzazione di un’impresa è un processo da non sottovalutare, che va affrontato in maniera professionale, avvalendosi, ove necessario, della consulenza di un export manager qualificato ed esperto. Senza dubbio lui vi dirà che il primo passo verso l’internazionalizzazione di un’impresa è la ricerca e analisi di mercato, e che, se non fatta “a regola d’arte”, può trasformare l’intero progetto export in un’enorme perdita di tempo e denaro.

 

Sono diversi gli errori nei quali un imprenditore poco esperto in esportazione può cadere:

  • La scelta di un mercato non adatto al proprio prodotto
  • La scelta di un prodotto giusto per il mercato italiano ma di scarso successo all’estero
  • Il posizionamento del prodotto in una fascia di mercato non corretta

 

Ma cosa dovrebbe comprendere un’analisi di mercato ottimale?

ANALISI DEL PROPRIO BUSINESS:

  • Quali sono i punti di debolezza e di forza del mio business
  • Quali sono tra i miei prodotti quelli “vincenti”, con un valore aggiunto
  • Come presento me, la mia azienda e i miei prodotti
  • Quali strumenti di marketing attualmente possiedo e quali sono necessari
  • In che categoria e fascia di prezzo sono posizionati i miei prodotti

ANALISI DEI MERCATI ESTERI:

  • Quali sono i flussi di mercato per ogni Paese
  • Quali sono i Paesi più vicini in cui i miei prodotti sono valorizzati e ben venduti
  • A chi dovremmo rivolgerci: importatori, agenti, distributori, clienti finali
  • Quali sono i nostri competitor e con che prezzi si posizionano sul mercato
  • Quali sono gli scenari internazionali di rilievo in cui inserirsi, come fiere ed eventi
  • Quali sono le dinamiche di negoziazione del mercato di interesse
  • Come gestiscono trasporti, dogana e logistica
  • Come sono soliti gestire i pagamenti internazionali e i relativi metodi di pagamento

 

RubiconEX offre un servizio completo e professionale di ricerca e analisi del cliente e dei mercati esteri, che vi farà trovare, dati alla mano, qual è veramente il Paese giusto a cui esportare i vostri prodotti risparmiando tempo e importanti risorse economiche.
Otterrete dunque una visione chiara ed esaustiva del mercato specifico a cui far riferimento per andare finalmente “a colpo sicuro” verso un progetto di internazionalizzazione di successo.

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Il primo passo verso l’internazionalizzazione
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Internazionalizzazione PMI 2019

5 consigli su come esportare all’estero il tuo business

Le ricerche di mercato degli ultimi anni stanno portando molti imprenditori a valutare la possibilità di esportare all’estero i propri prodotti e business verso mercati più floridi. Il processo di internazionalizzazione delle imprese può rivelarsi un percorso lungo e tortuoso che deve essere affidato ad un export manager specializzato nel settore dell’import-export.


Di seguito, 5 consigli utili da tenere a mente:

  1. Il voucher per l’internazionalizzazione MISE ha sostenuto nello scorso anno molti progetti export, che dovranno essere rendicontati entro il 31 maggio 2019. Noi di RubiconEX siamo presenti nell’elenco dei fornitori di servizi export accreditati presso il Ministero dello Sviluppo Economico e, oltre a sostenere i nostri clienti nelle fasi di liquidazione, monitoriamo questo e altri bandi pubblici per essere sempre aggiornati. Le PMI che vogliano avvalersi di queste opportunità, possono richiedere la nostra consulenza per accedere ai finanziamenti.
  2. Esistono vari tipi di finanziamenti, spesso sconosciuti, ai quali le imprese possono accedere. Alcuni di questi sono erogati e regolamentati dagli enti locali. In Trentino, ad esempio, esiste la “Legge provinciale sugli incentivi alle imprese” (la cosiddetta “Legge 6”) attraverso la quale è possibile ottenere dei contributi per l’attività di export. Avvalendoti delle nostre conoscenze in materia, effettueremo un’analisi completa del tuo progetto e ti forniremo tutta la documentazione necessaria per usufruire del finanziamento.
  3. Avere la capacità di comprendere quali siano i processi necessari per trasformare la tua PMI in una realtà internazionale è un lavoro complicato. Sono molti gli aspetti da valutare in relazione al prodotto, al mercato e al tipo di azienda. Grazie alla nostra esperienza maturata negli anni, possiamo offrire una consulenza specializzata che mira ad individuare tutti i processi e le strategie necessarie per portare a termine un progetto di internazionalizzazione della tua impresa passo dopo passo.
  4. Valutare i propri strumenti e mezzi a disposizione è un aspetto molto importante spesso sottovalutato dagli imprenditori. Questo studio va effettuato prima di avviare i meccanismi di esportazione all’estero. Noi valutiamo questo aspetto come una parte essenziale alla base del processo di internazionalizzazione di impresa.
  5.  L’identificazione esatta del mercato giusto per vendere all’estero i propri prodotti avviene esclusivamente attraverso un’attenta analisi dei flussi di mercato. Un imprenditore deve avvalersi di un consulente esperto capace di comprendere quali siano i mercati idonei nei quali operare; con le nostre competenze saremo in grado di analizzare tali dati e determinare con precisione l’area geografica giusta per i tuoi prodotti.
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Internazionalizzazione PMI 2019
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RubiconEX al Networking Day BNI del Trentino-Alto Adige

Presso la sede Salewa di Bolzano, si è svolto lo scorso 11 gennaio il Networking Day BNI del Trentino-Alto Adige. RubiconEX, che tramite la propria amministratrice Eva Micheli è membro del Capitolo BNI Renetta di Trento, ha partecipato all’evento…

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RubiconEX al Networking Day BNI del Trentino-Alto Adige
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Temporary Export Manager… chi è e cosa fa?

Chi è il Temporary Export Manager (TEM)? È un professionista con grandi competenze nell’export e una buona conoscenza di una o più lingue straniere. In questo articolo scopriremo come nasce questa figura, capiremo di cosa si occupa e perché può essere un’ottima soluzione per sviluppare l’export della propria azienda.

 

COME NASCE IL TEMPORARY EXPORT MANAGER?

Con la crisi, le aziende italiane hanno capito che i clienti sempre più difficilmente arrivano da soli. Le vendite sono diminuite ed è quindi necessario affrontare strategie di sviluppo, ricercando nuovi clienti non solamente in Italia, ma anche e soprattutto all’estero.

Per una PMI questo passo è difficile. Assumere un Export Manager è costoso e rischioso. Affidarsi al personale interno non sempre è possibile: per affrontare i mercati stranieri, oltre alle conoscenze linguistiche, si devono possedere competenze specifiche.

Quindi? Cosa fare?

La soluzione più agile ed economica è rivolgersi ad un Temporary Export Manager, appunto.

 

CHI È IL TEMPORARY EXPORT MANAGER?

Grazie alle sue esperienze lavorative pregresse, spesso decennali, il TEM conosce le procedure di export a livello commerciale, logistico e finanziario; conosce inoltre la business etiquette di molti paesi stranieri, così da approcciare gli interlocutori nella maniera più opportuna.
Non da ultimo, il TEM accede ad una rete internazionale e coopera con operatori del settore che garantiscono informazioni e servizi altrimenti difficili da reperire.

Il Temporary Export Manager, in veste di consulente, mette a disposizione delle PMI tutto questo bagaglio di esperienze lavorative, così da affrontare le prime fasi del processo di internazionalizzazione in maniera strutturata, con tempi e costi definiti.

 

COME LAVORA UN TEMPORARY EXPORT MANAGER?

Il Temporary Export Manager sa come impostare un progetto di internazionalizzazione in tutte le sue fasi e guiderà l’azienda con professionalità.
Saranno inizialmente definiti i mercati di destinazione e sarà fatto un checkup interno, affinché l’azienda possa adeguare procedure e produzione ai requisiti di accesso. Saranno poi definiti i canali di vendita e le strategie di penetrazione.

In base a quanto concordato, il TEM darà vita ad un piano di sviluppo estero, accompagnando il proprio cliente nelle fasi di scouting, incontro e sviluppo del rapporto con i buyer, fino al consolidamento sui nuovi mercati.
L’azienda troverà in un unico interlocutore la soluzione ideale per superare le barriere linguistiche e per ricevere servizi su misura in maniera flessibile e affidabile.

L’azienda potrà valutare le proprie potenzialità senza il vincolo di una risorsa interna stabile, che sarà assunta in un secondo tempo, quando i relativi costi di gestione saranno già coperti dalle azioni commerciali consolidate.

Se stai cercando una soluzione di questo tipo, prova a consultare il servizio di “Gestione area export” di RubiconEx… saremo felici di poterti aiutare!

Immagine di Katemangostar – Freepik.com

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Temporary Export Manager… chi è e cosa fa?
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La fiera internazionale come strumento di comunicazione e promozione

La fiera internazionale rappresenta un potente strumento di marketing molto efficace, diretto e diversificato e si configura come vetrina di informazione e vendita. E’ un importante strumento di presentazione per settori specifici, costituisce un punto di partenza per generare valore e riesce a far coesistere la comunicazione di impresa con la comunicazione di prodotto.

 

PERCHÉ PARTECIPARE A UNA FIERA INTERNAZIONALE?

Innanzitutto elenchiamo brevemente i motivi che possono spingere un’azienda a partecipare ad una fiera internazionale:

  • Per consolidare il proprio marchio
  • Per aprire nuovi mercati e lanciare nuovi prodotti
  • Per trovare nuovi clienti
  • Per trovare nuovi intermediari commerciali
  • Per migliorare l’immagine aziendale
  • Per capire cosa fanno i concorrenti
  • Per prendere contatto con nuovi fornitori
  • Per sviluppare nuove idee di prodotto

Dalla nostra esperienza abbiamo constatato che la motivazione principale che spinge le aziende a partecipare come espositore ad una fiera internazionale è trovare nuova clientela e, se la fiera è quella giusta e ci si presenta in modo adeguato, è uno strumento che funziona!

La partecipazione a questo tipo di evento deve essere integrata in un piano di comunicazione e marketing. Pertanto occorre mettere a punto gli strumenti di supporto e la tipologia di stand in fiera deve riflettere la strategia aziendale.

 

COME INDIVIDUARE LA FIERA A CUI PARTECIPARE?

Nell’individuazione della fiera a cui partecipare è opportuno analizzare le tipologie di fiere specializzate disponibili per i vari settori merceologici, l’importanza della fiera nel mercato, il target di clienti, la concorrenza, i costi, la qualità della società organizzatrice della fiera.

Per effettuare la scelta migliore esistono portali e riviste di settore che possono fare da riferimento per individuare la fiera più adatta all’azienda. D’aiuto in questa scelta possono essere anche le associazioni di categoria e gli stessi enti fiera.

 

COME PROMUOVERE LA PROPRIA PRESENZA

La partecipazione ad una fiera internazionale deve essere integrata in un piano di comunicazione e marketing. Vediamo quindi alcuni passaggi fondamentali.

Per annunciare la partecipazione di un’azienda ad una fiera internazionale e invitare determinati gruppi target si può fare ricorso ad una campagna pubblicitaria. Il marketing diretto è lo strumento adatto per motivare i clienti a visitare la fiera. Pertanto la preparazione di una lettera di invito è sicuramente un passo fondamentale, perché rappresenta l’elemento di stimolo rivolto ai potenziali visitatori.

Per attirare potenziali clienti allo stand ci sono anche altri strumenti: pubblicità on-line, annunci su riviste di settore, riferimento costante alla fiera su tutta la documentazione aziendale (mail, cataloghi, fatture, altri documenti), strumenti di promozione offerti dall’ente fiera, ecc.

 

COME GESTIRE I RISULTATI DELLA PARTECIPAZIONE

I risultati della partecipazione a una fiera internazionale consentono all’azienda di rendersi consapevole della propria posizione sul mercato, ma per raccogliere i risultati di vendita è necessario curare le relazioni con i visitatori dello stand anche e soprattutto dopo la conclusione della fiera stessa.

L’azienda deve sviluppare l’azione di follow-up a partire dall’invio della lettera di ringraziamento ai propri clienti, per proseguire con la successiva presa di contatto, lo sviluppo e la gestione delle relazioni commerciali che si andranno ad instaurare.

Al termine di questo articolo, vi sarà quindi chiaro che la partecipazione ad una fiera internazionale è un processo articolato, in cui la comunicazione gioca un ruolo fondamentale. Se non vuoi lasciare nulla al caso puoi rivolgerti a noi di RubiconEx.

Per avere supporto sulle fiere internazionali consulta il nostro servizio di Assistenza Export e contattaci!

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La fiera internazionale come strumento di comunicazione e promozione
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Agenti di commercio all’estero: perché averli e come trovarli

Quando un’impresa decide di esportare all’estero può pensare di farlo impostando una strategia commerciale di vendita diretta con degli export manager interni o avvalendosi di una rete commerciale estera. Nel secondo caso, le forme più diffuse di incarichi sono: agente o distributore.

 

RICERCA AGENTI ALL’ESTERO: COME TROVARLI?

Ricercare un agente di commercio estero significa individuare un soggetto che assuma l’incarico di promuovere e negoziare i contratti di vendita per conto dell’impresa esportatrice in una determinata regione, generalmente in esclusiva, a fronte del riconoscimento di una provvigione.

Nella selezione di queste figure è estremamente importante basare la ricerca verso partner commerciali in linea con le proprie esigenze, che abbiano una maturata e adeguata esperienza di vendita in specifici segmenti di mercato, che abbiano le necessarie competenze tecniche e, soprattutto, che dispongano già di un portafoglio di clienti e di relazioniconsolidate.

In genere l’agente di commercio estero ha un incarico stabile. La sua attività può essere di due tipi:

  • Di sviluppo commerciale e di trasmissione degli ordini ricevuti e in questo caso l’azione commerciale si conclude quando l’impresa esportatrice accetta l’ordine ricevuto
  • Di rappresentanza, quando l’impresa esportatrice incarica l’agente di rappresentarla e gli concede l’autorità di concludere contratti di vendita direttamente a suo nome.

Per consentire all’agente estero di essere efficace nel procurare richieste d’offerta e acquisire ordine, l’azienda produttrice dovrà fornirgli un campionario (ove possibile) e della documentazione informativa dei prodotti da promuovere quali cataloghi, brochure, schede tecniche.

Gli agenti non sono, in genere, dei dipendenti, ma sono liberi professionisti che, secondo la normativa vigente in alcuni stati, possono essere retribuiti attraverso provvigioni o con un compenso fisso predeterminato (o talora anche con combinazione di queste due modalità). Proprio in quanto imprenditori autonomi, tutte le spese legate all’attività di promozione svolta ricadono in capo a questi ultimi.

 

AGENTE O DISTRIBUTORE: LE DIFFERENZE

Diciamo prima di tutto cosa accomuna queste due figure: in entrambi i casi, l’impresa che intende esportare i propri prodotti gode del fatto che l’agente o distributore:

  • hanno una conoscenzadel mercato estero
  • sono madrelingua del mercato da penetrare
  • sono in grado di sviluppare le vendite in tale paese secondo le esigenze dell’impresa esportatrice
  • hanno potenzialmente già un parco clienti consolidato
  • consentono all’azienda di mantenere una propria struttura più snella e ridurre i costi fissi

Differenze principali fra i due tipi di soggetti:

  • Gli agenti residenti all’estero consentono all’impresa un maggiore controllo sulla clientela (alla quale l’impresa vende direttamente) in quanto normalmente il distributore gestisce i propri clienti in autonomia e quindi non sono clienti diretti dell’azienda.
  • Con l’agente il rischio credito rimane in capo all’azienda, mentre nel caso del distributore rimane responsabilità di quest’ultimo.
  • Con l’agente la gestione della logistica, del magazzino e della fatturazione è compito dell’azienda produttrice ed è diretta su ogni singolo cliente, mentre con il distributore questa gestione è più snella in quanto si ha il distributore stesso come unico cliente/interlocutore.
  • Con l’agente il margine di vendita può essere più alto in quanto la provvigione da riconoscere all’agente è più bassa rispetto al prezzo netto che si deve garantire al distributore affinché possa applicare al listino un ricarico che gli consenta di coprire i costi di distribuzione e di guadagnare senza andare fuori mercato.

MEGLIO AGENTE O DISTRIBUTORE: I RISCHI COMMERCIALI CONNESSI

Scegliendo un agente di commercio estero il rischio di insolvenza del cliente finale rimane in carico all’impresa esportatrice. Scegliere invece un distributore può consentire di trasferire o condividere il rischio del mancato incasso dal cliente finale.

Se stai cercando nuovi agenti, RubiconEX può aiutarti con il suo servizio Sviluppo Area Export.

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Agenti di commercio all’estero: perché averli e come trovarli
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Voucher Internazionalizzazione: cos’è e come funziona?

A distanza di due anni dalla prima edizione, parte a novembre la seconda tranche del voucher internazionalizzazione 2017 promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico.

Il MISE ha stanziato un contributo di 26 milioni di euro a fondo perduto, destinato alle PMI italiane che tramite la figura del Temporary Export Manager potranno dare vita ad attività di export.

Cerchiamo di capire meglio come funziona e come partecipare.

 

VOUCHER INTERNAZIONALIZZAZIONE E TEMPORARY EXPORT MANAGER

Le aziende beneficiarie del voucher internazionalizzazione 2017 dovranno avvalersi di un Temporary Export Manager (TEM) accreditato presso il Ministero. Assieme al TEM potranno realizzare una delle seguenti attività:

  • Analisi e ricerche di mercato
  • Sviluppo estero con ricerca nuovi clienti
  • Assistenza legale, organizzativa, contrattuale e fiscale
  • Formazione

RubiconEX, società di consulenza per l’internazionalizzazione, già accreditata presso il MISE nel 2015, può fornire tutti questi servizi tramite le proprie risorse specializzate.

 

CHI PUÒ FARE RICHIESTA DI CONTRIBUTO PER IL VOUCHER INTERNAZIONALIZZAZIONE 2017?

Le micro, piccole e medie imprese costituite in qualsiasi forma giuridica e le reti di imprese tra PMI, che abbiano conseguito un fatturato minimo di 500 mila euro nell’ultimo esercizio contabile chiuso.

Esistono categorie privilegiate? Sì, ovvero le Start-up (il cui fatturato annuo può essere inferiore ai 500 mila Euro) e le imprese innovative, le aziende con sede legale in Campania, Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia e le aziende che facciano richiesta del voucher “advaced stage”.

 

COSA SIGNIFICA VOUCHER “ADVACED STAGE”? QUALI SONO LE TIPOLOGIE DI VOUCHER?

Il voucher internazionalizzazione 2017 consiste in due tipologie di agevolazioni:

  • Il voucher “early stage” che prevede l’erogazione di € 10mila a fronte di una spesa complessiva di € 13mila (€ 8mila per le imprese già beneficiarie della prima tranche).
  • Il voucher “advanced stage” che prevede l’erogazione di € 15mila a fronte di una spesa complessiva di € 25mila. A questi si possono aggiungere ulteriori € 15mila se si è ottenuto un incremento del fatturato export.

TEMPI E MODALITÀ PER PRESENTARE LA DOMANDA DI CONTRIBUTO

A partire dalle ore 10:00 del 21 novembre 2017 le PMI potranno compilare la domanda on line sul sito del Ministero per lo Sviluppo Economico.

La domanda compilata e firmata digitalmente dovrà essere trasmessa telematicamente a partire dalle ore 10.00 del 28 novembre 2017 e fino al termine ultimo delle ore 16.00 del 1° dicembre 2017. Attenzione l’ordine di arrivo della domanda è fondamentale per l’attribuzione del contributo!

 

COME SCEGLIERE IL TEMPORARY EXPORT MANAGER GIUSTO PER LA TUA AZIENDA

Solamente una forte sinergia tra PMI e TEM potrà dare vita ad un progetto di successo. Da sempre noi di RubiconEX lavoriamo in maniera sartoriale, offrendo servizi specializzati, con grande esperienza in vari settori merceologici e mercati di destinazione.

Consulta i nostri servizi (Servizi di internazionalizzazione) e chiedi informazioni (Contatti RubiconEX) saremo felici di creare il piano di azione su misura per te.

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Voucher Internazionalizzazione: cos’è e come funziona?
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Mercati esteri: come trovarli e come accedere

La ricerca dei mercati esteri esprime la volontà dell’azienda di diversificare i propri clienti, aumentare le vendite, ampliare il portafoglio clienti e accedere a nuove esperienze. Si tratta di una fase di notevole importanza che si deve basare su una precisa strategia commerciale.

L’analisi effettuata dall’impresa per individuare e accedere ai mercati stranieri scaturisce da valutazioni sull’“attrattività” del paese straniero individuato e prosegue valutando tutte le potenziali opportunità e tutti i possibili rischi associati a quel nuovo mercato e ad un percorso di export.

 

COME SCEGLIERE I MERCATI ESTERI

I fattori determinanti per la scelta della modalità d’entrata sono parte dell’analisi dei mercati esteri e si caratterizzano in fattori esterni all’impresa, ecco alcuni esempi:

  • caratteristiche e struttura distributiva del mercato
  • caratteristiche merceologiche del prodotto
  • regolamentazioni internazionali
  • intensità della concorrenza e dei market leaders.

Ci sono poi anche fattori interni all’impresa:

  • gli obiettivi strategici che hanno portato ad internazionalizzare
  • grado di esperienza internazionale già maturato
  • presenza nei mercati esteri già in essere
  • risorse umane e competenza disponibili
  • dimensione dell’azienda e risorse finanziarie disponibili per la penetrazione su sui mercati esteri.

Vediamo quindi come scegliere il miglior canale di entrata in un nuovo mercato!

 

DALLA SCELTA DEL MERCATO ALLA SCELTA DEL CANALE DI ENTRATA

In seguito alla selezione dei mercati esteri maggiormente attrattivi le imprese devono identificare il canale di entrata più idoneo.

Definire il canale di entrata costituisce la congiunzione tra il prodotto e il mercato scelto e quindi ogni decisione al riguardo non può prescindere dalle caratteristiche dell’azienda e dalle specificità del settore in cui opera.

Le modalità per fare export si articola in:

  • canale indiretto (presenza di un intermediario): agenti, rivenditori, distributori.
  • canale diretto (l’impresa produttrice entra nel mercato attraverso propri collaboratori)
  • insediamento diretto di tipo produttivo/commerciale (presenza in loco nei mercati esteri).

 

STRATEGIE E MODALITÀ DI INGRESSO NEI MERCATI ESTERI PRESCELTI

Particolare rilievo assume attualmente lo sviluppo di strategie volte a penetrare i mercati scelti. Per esempio l’azienda dovrà capire se è più efficace incaricare un agente estero, rivolgersi a dei distributori o aprire un proprio ufficio commerciale.

Avvalersi di un esperto dei mercati esteri per lo sviluppo di strategie di marketing internazionale nell’attuale contesto economico, diventano elementi fondamentali per l’impresa, in un ambiente caratterizzato da una continua trasformazione e da una crescente tendenza verso un livello sempre più elevato di globalizzazione dei mercati.

Per maggiori informazioni su questa tematica consultate il nostro servizio Sviluppo Area Estero e contattateci!

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Mercati esteri: come trovarli e come accedere
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Export agroalimentare Trentino: le performance nei primi 9 mesi 2017

Nel terzo trimestre del 2017 le esportazioni trentine di Agroalimentare hanno registrato un aumento tendenziale pari al +3.5% in euro rispetto al corrispondente periodo 2016, portando al +3% la crescita complessiva dei primi 9 mesi (contro il +2.8% dei primi due trimestri). Di seguito viene presentata una analisi dei diversi andamenti a livello di settori e mercati, ricavata dalle infografiche disponibili nel sito partner Exportpedia.

 

SETTORI TRAINANTI

Settori: export trentino di Agroalimentare: var. % tendenziali Gennaio – Settembre 2017 in euro

Fonte: Exportpedia

 

Nei primi 9 mesi del 2017 a trainare le vendite trentine all’estero del comparto Agroalimentare è l’export Vino; seguito dall’export Formaggi e di Conserve e succhi. Il tasso di crescita di questi due comparti è stato particolarmente elevato, superiore al 10%.

 

MERCATI TRAINANTI E FRENANTI

Mercati: export trentino di Agroalimentare: var. % tendenziali Gennaio – Settembre 2017 in euro

Fonte: Exportpedia

 

Il portafoglio dei mercati trainanti le vendite trentine di Agroalimentare, nei primi nove mesi del 2017, appare particolarmente articolato da un punto di vista geografico:

  • Usa e Germania sono i principali partner commerciali del comparto, entrambi con valori di esportazioni annui, prossimi ai 200 milioni di euro. Nel corso del 2017 stanno registrando crescite positive, ma non particolarmente elevate (comprese tra il 2 e il 3%). Dunque si segnalano buone prospettive per chi decide di esportare negli Usa ed esportare in Germania.
  • FranciaAustria e Belgio, risultano le destinazioni trainanti con livelli di esportazioni annue significative e tassi di crescita a due cifre. Da segnalare in Francia l’aumento delle esportazioni della filiera del latte che nei primi 9 mesi del 2017 (11.6 milioni di euro) hanno già superato le esportazioni di tutto il 2016 (10.8 milioni di euro)
  • Tra i mercati in difficoltà, da segnale la Spagna, per la sua dimensione significativa (esportazioni annue della provincia di Trento superiori a 60 milioni di euro) e per l’intensità delle diminuzione delle esportazioni (-10% nei primi 9 mesi).

 

Se stai cercando una consulenza per l’esportazione di prodotti alimentari, RubiconEX può aiutarti con il suo servizio Sviluppo Area Export.

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Export agroalimentare Trentino: le performance nei primi 9 mesi 2017
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Export Trento: in crescita nel 3° trimestre verso i mercati Europei e non solo

I dati ISTAT del commercio estero dei territori italiani evidenziano una crescita dell’export di Trento nel 3o trimestre dell’anno. I settori più dinamici sono Metalmeccanica, Chimica, Sistema Moda e Agroalimentare.

 

I dati del portale Exportpedia, di cui RubiconEx è partner, relativi al periodo luglio-settembre 2017 evidenziano una crescita delle esportazioni della provincia di Trento con una variazione del +9.5% rispetto 3° trimestre del 2016. Se si considera che la domanda mondiale nello stesso periodo è aumentata ad un tasso inferiore al 5%, risulta chiaro che le imprese trentine, non solo stanno crescendo all’estero, ma stanno anche guadagnando quote di mercato.

settori trainanti per le vendite all’estero di Trento sono Sistema Moda (+16,4% rispetto al terzo trimestre del 2016), Metalmeccanica (+13,8% ), Chimica (+9.5%) e Agroalimentare (+3.5%).  Performance meno positive si registrano per il Sistema Casa con una variazione tendenziale di +0.1 rispetto lo scorso anno.

 

Settori trainanti esportazioni provincia di Trento : Variazioni % tendenziali 3 Trim. 2017

Fonte: Exportpedia

 

Rispetto ai mercati di destinazione, Trento guarda ai paesi europei quali Russia (+55.3% rispetto allo stesso periodo del 2016), Belgio (+27%), Francia (+17.8%), Regno Unito (+17.4%), Ungheria (14.7%) e Germania (+2.4%). Numeri positivi si registrano anche per le destinazioni extraeuropee: Canada (42.8%), Cina (+13.5%) e Stati Uniti (+13.2%).

SISTEMA MODA

Per il Sistema moda i comparti trainanti sono Abbigliamento (+4.9 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre del 2016) e Occhiali e protesi (+4 milioni di euro, pari ad una crescita del +37.7%). Vendite all’estero penalizzate invece per Calzature, Calzetteria e Strumenti musicali.

METALMECCANICA

Tra i settori della metalmeccanica, aumenta nel 3o trimestre 2017 l’export di Autoveicoli (+31 milioni di euro rispetto allo stesso trimestre del 2016, pari ad una variazione di oltre il 50% in euro), di Caldaie, valvole e cuscinetti (+8.3 milioni di euro) e Macchine agricole (+4 milioni di euro).

CHIMICA

Il comparto chimico registra vendite all’estero in aumento nei settori Fibre sintetiche e artificiali (+4.1 milioni di euro), Fitofarmaci (+1.2 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2016) e, soprattutto, nel settore della Chimica di base (+5 milioni di euro), di cui il 25% è destinato alla Germania.

AGROALIMENTARE

Le vendite estere provinciali del settore agroalimentare sono trainate dall’export di Vino e altre bevande (+6.8 milioni di euro rispetto al 3o trimestre 2016, pari ad un variazione del +8.1%). Il 50% delle vendite di Vino trentino sono rivolte al mercato americano e il 15% a quello inglese.

A seguire, si segnalano le esportazioni di Formaggi e prodotti caseari (+4.1 milioni di euro) e Conserve e succhi di frutta(+3.4 milioni di euro, pari ad una crescita del 17.3%). I principali consumatori dei prodotti di quest’ultimo settore sono le famiglie tedesche, verso cui è destinato il 40% delle esportazioni trentine.

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Export Trento: in crescita nel 3° trimestre verso i mercati Europei e non solo
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Crescita con tassi a 2 cifre per le esportazioni Trentine del sistema Moda

Nel terzo trimestre del 2017 l’export trentino di Metalmeccanica ha registrato un aumento tendenziale pari a +13.8% in euro rispetto al corrispondente periodo 2016, portando a +16.9% la crescita complessiva dei primi 9 mesi dello scorso anno. Di seguito viene presentata una analisi del comparto metalmeccanico suddivisa per settori e mercati. Tutti i dati sono ricavati dalle infografiche disponibili nel sito partner Exportpedia.

 

EXPORT METALMECCANICA: I SETTORI TRAINANTI

Settori: esportazioni trentine di Metalmeccanica: var. % tendenziali Gennaio – Settembre 2017 (euro correnti)

Fonte: Exportpedia

 

MODALITÀ DI ENTRATA SUL MERCATO ESTERO

Nei primi 9 mesi del 2017 il principale settore trainante l’export trentino del comparto Metalmeccanica è l’Automotive, il cui tasso di crescita cumulato è stato particolarmente elevato, superiore al 25% in euro. A seguire le Macchine utensili e non utensili, con una variazione annua cumulata pari, rispettivamente, a +39% e +31% nei valori in euro. Da segnalare, non da ultime, le performance di crescita dell’export provinciale di Caldaie, valvole, cuscinetti e del segmento motori per Aerei. Quest’ultimo con un tasso di variazione superiore al 70%, grazie al forte incremento dei flussi rivolti al Regno Unito (base della Rolls Royce).

 

EXPORT METALMECCANICA: LA CLASSIFICA DEI MERCATI TRAINANTI

Mercati: esportazioni trentine di Metalmeccanica: var. % tendenziali Gennaio – Settembre 2017

Fonte: Exportpedia

 

Il portafoglio dei mercati trainanti le vendite trentine di Metalmeccanica, nei primi nove mesi del 2017, appare particolarmente articolato da un punto di vista geografico:
– In Europa si trovano i principali partner commerciali del comparto, nell’ordine: GermaniaRegno Unito e Francia.Rispettivamente in 1°, 2° e 4° posizione per livelli cumulati nel primi 9 mesi del 2017 e in crescita a tassi percentuali a due cifre. I valori delle esportazioni nel periodo gennaio-settembre si aggirano tra i 120 e 200 milioni di euro.

– Gli Stati Uniti d’America, grazie a crescite particolarmente dinamiche (+25% tendenziale cumulato in euro), guadagnano il 3° gradino del podio delle destinazioni privilegiate del’export trentino di Metalmeccanica, con livelli di esportazioni nei primi 9 mesi del 2017 prossime ai 120 milioni di euro,

Ancora relativamente poco significative, di converso, appaiono le esportazioni trentine del comparto rivolte al continente asiatico, con la sola eccezione della Cina. Le esportazioni di Metalmeccanica trentine verso il mercato cinese sono aumentate, nei primi 9 mesi del 2017, del +41% in euro rispetto al corrispondente periodo 2016, con livelli di esportazione cumulati superiori a 40 milioni di euro.

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Crescita con tassi a 2 cifre per le esportazioni Trentine del sistema Moda
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Risultati particolarmente positivi per l’Export Trentino di metalmeccanica: +17% nel periodo gennaio-settembre 2017

Nel terzo trimestre del 2017 l’export trentino di Metalmeccanica ha registrato un aumento tendenziale pari a +13.8% in euro rispetto al corrispondente periodo 2016, portando a +16.9% la crescita complessiva dei primi 9 mesi dello scorso anno. Di seguito viene presentata una analisi del comparto metalmeccanico suddivisa per settori e mercati. Tutti i dati sono ricavati dalle infografiche disponibili nel sito partner Exportpedia.

 

EXPORT METALMECCANICA: I SETTORI TRAINANTI

Settori: esportazioni trentine di Metalmeccanica: var. % tendenziali Gennaio – Settembre 2017 (euro correnti)

Fonte: Exportpedia

 

MODALITÀ DI ENTRATA SUL MERCATO ESTERO

Nei primi 9 mesi del 2017 il principale settore trainante l’export trentino del comparto Metalmeccanica è l’Automotive, il cui tasso di crescita cumulato è stato particolarmente elevato, superiore al 25% in euro. A seguire le Macchine utensili e non utensili, con una variazione annua cumulata pari, rispettivamente, a +39% e +31% nei valori in euro. Da segnalare, non da ultime, le performance di crescita dell’export provinciale di Caldaie, valvole, cuscinetti e del segmento motori per Aerei. Quest’ultimo con un tasso di variazione superiore al 70%, grazie al forte incremento dei flussi rivolti al Regno Unito (base della Rolls Royce).

 

EXPORT METALMECCANICA: LA CLASSIFICA DEI MERCATI TRAINANTI

Mercati: esportazioni trentine di Metalmeccanica: var. % tendenziali Gennaio – Settembre 2017

Fonte: Exportpedia

 

Il portafoglio dei mercati trainanti le vendite trentine di Metalmeccanica, nei primi nove mesi del 2017, appare particolarmente articolato da un punto di vista geografico:
– In Europa si trovano i principali partner commerciali del comparto, nell’ordine: GermaniaRegno Unito e Francia.Rispettivamente in 1°, 2° e 4° posizione per livelli cumulati nel primi 9 mesi del 2017 e in crescita a tassi percentuali a due cifre. I valori delle esportazioni nel periodo gennaio-settembre si aggirano tra i 120 e 200 milioni di euro.

– Gli Stati Uniti d’America, grazie a crescite particolarmente dinamiche (+25% tendenziale cumulato in euro), guadagnano il 3° gradino del podio delle destinazioni privilegiate del’export trentino di Metalmeccanica, con livelli di esportazioni nei primi 9 mesi del 2017 prossime ai 120 milioni di euro,

Ancora relativamente poco significative, di converso, appaiono le esportazioni trentine del comparto rivolte al continente asiatico, con la sola eccezione della Cina. Le esportazioni di Metalmeccanica trentine verso il mercato cinese sono aumentate, nei primi 9 mesi del 2017, del +41% in euro rispetto al corrispondente periodo 2016, con livelli di esportazione cumulati superiori a 40 milioni di euro.

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Risultati particolarmente positivi per l’Export Trentino di metalmeccanica: +17% nel periodo gennaio-settembre 2017
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Market Entry Strategy: strategie di ingresso in un mercato estero

L’individuazione delle migliori strategie di ingresso sui mercati esteri è una fase chiave nella pianificazione strategica del processo di internazionalizzazione delle imprese. Ciononostante, numerose ricerche segnalano come le PMI non adottino un approccio sistematico all’ingresso sul mercato globale, comportandosi piuttosto da attori passivi in questo processo. In questo articolo si esplorerà quindi la tematica delle market entry strategy (MES) per scoprire le potenzialità che essa nasconde per le imprese che intendono aprirsi ai mercati globali e comprendere meglio come si esporta all’estero.

 

LE FASI DEL PROCESSO DI INTERNALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

Di fronte alla volontà aziendale di espandersi al di fuori dei confini nazionali, la scelta di un’opportuna MES non è la prima azione da compiere. Il primo step propedeutico all’ingresso sui mercati esteri è un’autovalutazione in termini di risorse, capacità, esperienza e potenzialità del prodotto, per capire se l’azienda sia o meno pronta ad intraprendere un progetto in internazionalizzazione. Il secondo passo consiste nel definire i propri obiettivi. La market entry strategy più appropriata per il singolo caso aziendale potrà infatti variare sulla base di fattori come l’ammontare di risorse che l’impresa intende investire, il grado di controllo del mercato estero che mira ad esercitare, il livello di rischio che desidera assumersi e l’orizzonte temporale sul quale proietta il suo progetto. Dopo aver scelto il mercato target, il quarto ed ultimo step consiste nell’individuazione della migliore metodologia che permetta all’azienda di trovare in esso un proprio posizionamento.

 

MODALITÀ DI ENTRATA SUL MERCATO ESTERO

Le market entry strategy più comunemente usate dalle imprese possono essere suddivise in tre grandi famiglie:

  • quelle basate sull’export;
  • quelle di trasferimento del know-how;
  • quelle di tipo produttivo.

 

A. ESPORTAZIONE

Le MES basate sull’esportazione di solito costituiscono il primo approccio delle imprese ai mercati esteri, trattandosi di strategie comparativamente semplici anche per l’esportatore meno esperto. Non comportano un significativo dispendio di risorse e nella maggior parte dei casi non vincolano l’azienda su un lungo orizzonte temporale. Tra queste è possibile annoverare le strategie di vendita indiretta, che utilizzano intermediari quali buyers, brokers e trading companies. Le strategie di vendita indiretta sono particolarmente adatte per le aziende che cercano occasioni sporadiche di affari sui mercati esteri. Nelle strategie di collective export l’ingresso dell’impresa sui mercati esteri è invece agevolato da un consorzio o una rete di imprese.
Rientrano tra le strategie basate sull’export anche quelle di vendita diretta. Rispetto alla vendita indiretta, esse richiedono un maggiore impiego di risorse, una maggiore autonomia operativa e si proiettano su un orizzonte temporale più lungo. Le principali MES di vendita diretta sono l’e-commerce e la stipula di un contratto con un agente, un distributore estero o un concessionario commerciale.
Per gli esportatori che sono già in una fase avanzata del loro processo di internazionalizzazione e hanno acquisito conoscenze di come si esporta all’estero, si suggeriscono strategie di vendita diretta più impegnative rispetto a quelle citate. È questo il caso dell’ufficio di rappresentanza costituito presso il paese estero e destinato allo studio del mercato. Si tratta di un mezzo preliminare alla costituzione di una stabile organizzazione all’estero (ad es. una filiale di vendita) o alla nascita di una relazione con una società consociata sul mercato target.

 

B. TRASFERIMENTO DI KNOW-HOW

Il secondo macro-gruppo di market entry strategy implica il trasferimento di know-how aziendale ad una controparte estera. Nel caso del contract manufacturing tale trasferimento è funzionale alla produzione del bene sul mercato straniero, per conseguire una contrazione dei costi rispetto alla produzione nazionale. La strategia del licensing prevede invece la concessione ad un licenziatario della possibilità di sfruttare, dietro compenso, un know-how altamente specializzato o diritti di proprietà industriale. Infine tramite il contratto di franchising l’azienda che vuole penetrare il mercato estero consente l’utilizzo del proprio know-how operativo e commerciale, nonché del proprio brand, in cambio di una retribuzione; quest’ultima MES ha trovato successo soprattutto nell’ambito dei servizi.

 

C. STRATEGIE PRODUTTIVE

L’utilizzo di strategie produttive per l’ingresso sui mercati esteri costituisce solitamente la fase finale del processo di internazionalizzazione, volta a consolidare la propria presenza nel paese. L’obiettivo di produzione e vendita nel mercato straniero può essere conseguito collaborando con un partner estero per la costituzione di una joint-venture: questa modalità di entrata prevede di mettere in comune le risorse per la realizzazione di uno specifico progetto o la costituzione di una nuova società. Se invece si decide di operare in autonomia, le strategie produttive più note sono:

  • la costituzione di una nuova società all’estero,
  • la fusione con una società già presente sul mercato obiettivo,
  • l’acquisizione della stessa.

 

PERCHÉ APPOGGIARSI A UNA SOCIETÀ DI CONSULENZA

La scelta di un’opportuna market entry strategy non è semplice per l’impresa. Tale decisione presuppone l’esame di una molteplicità di strategie possibili e richiede competenze trasversali, che spaziano dal marketing alle modalità di pagamento, passando per la logistica. Solitamente un’impresa non possiede al suo interno tutte le competenze qui elencate, quindi intraprendere un progetto di internazionalizzazione senza l’adeguato supporto potrebbe condurre a risultati subottimali.
La scelta più raccomandabile è affidarsi a professionisti del settore, per potersi dedicare appieno al proprio progetto lasciando gli aspetti operativi in mano a operatori di comprovata esperienza.

Rubiconex è la giusta realtà a cui appoggiarsi per tutte quelle aziende che vogliono intraprendere un efficace processo di internazionalizzazione. Non esitare a contattarci!

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Market Entry Strategy: strategie di ingresso in un mercato estero
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La mappa dei settori e mercati trainanti le esportazioni Trentine di chimica

L’industria chimica in Italia nel 2017 è cresciuta a ritmi elevati, sostenuta dalle esportazioni che sono aumentate con variazioni a due cifre. Anche le esportazioni trentine di Chimica stanno seguendo questo trend, registrando nel terzo trimestre dello scorso anno un aumento tendenziale pari al +10.5% in euro. La crescita complessiva dei primi 9 mesi è salita +4.5%, contro il +1.8% del primo semestre. Di seguito viene presentata una analisi dei diversi andamenti a livello di settori e mercati, ricavata dalle infografiche disponibili nel sito partner Exportpedia.

 

SETTORI TRAINANTI E FRENANTI

Settori: esportazione prodotti chimici var. % tendenziali Gennaio – Settembre 2017 (euro correnti)

Fonte: Exportpedia

 

Nei primi 9 mesi del 2017 il principale settore chimico trainante l’export trentino sono le Fibre sintetiche e artificiali, con un tasso di crescita superiore al 6%, e la Chimica di base. Il tasso di crescita annua cumulata di questo comparto è stato particolarmente elevato, pari al 14%.
In calo, invece, il settore farmaceutico composto dai comparti Prodotti farmaceutici di base (-6.1% annua cumulata), Farmaci (-7.7% annua cumulata) e Fitofarmaci (-6% annua cumulata).

 

MERCATI TRAINANTI

 

Mercati: esportazioni trentine di Chimica: var. % tendenziali Gennaio – Settembre 2017

Fonte: Exportpedia

 

Il portafoglio dei mercati trainanti le vendite trentine di Chimica, nei primi nove mesi del 2017, appare particolarmente articolato da un punto di vista geografico:

– AustriaGermania e Olanda sono i principali partner commerciali del comparto: Austria con valori di esportazioni annui, prossimi ai 90 milioni di euro, Germania e Olanda tra i 40 e i 50 milioni di euro.
Nei primi nove mesi del 2017 le esportazioni trentine dell’industria Chimica verso i tre mercati hanno registrato variazioni non particolarmente elevate (comprese tra il -1.5 e il 4%).

– Belgio, in primis, FranciaSpagnaRussia e Danimarca risultano le destinazioni europee trainanti le vendite di Chimica provinciali con livelli di esportazioni annue significative e tassi di crescita a due cifre. Tra i paesi extraeuropei, con le stesse caratteristiche, figurano gli Stati Uniti d’America.

– A seguire, infine, SloveniaSvizzeraRegno Unito e Polonia, paesi con tassi di crescita dell’export provinciale chimico compresi tra i 2 e i 10 punti percentuali.

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La mappa dei settori e mercati trainanti le esportazioni Trentine di chimica
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Export Trentino di metalmeccanica: +15% nel 2017

Nel 2017 le esportazioni trentine di Metalmeccanica hanno registrato un aumento prossimo al +15% in euro rispetto al 2016, per un totale di 1.7 miliardi di euro. Di seguito viene presentata una analisi dei diversi andamenti a livello di settori e mercati, ricavata dalle infografiche disponibili nel sito partner Exportpedia.

 

EXPORT METALMECCANICA: I SETTORI TRAINANTI

Settori: esportazioni trentine di Metalmeccanica nel 2017 (var. %) in euro correnti

Fonte: Exportpedia

 

Nel 2017 il principale settore trainante l’export trentino del comparto Metalmeccanica è l’Automotive, il cui tasso di crescita è stato particolarmente elevato, superiore al 27% in euro. A seguire le Macchine utensili e non utensili, con una variazione annua cumulata pari, rispettivamente, a +26% e +12% nei valori in euro. Da segnalare, inoltre, le performance di crescita a due cifre dell’export provinciale di Caldaie, valvole, cuscinettiAereiPorte e finestre e Macchine agricole.

 

EXPORT METALMECCANICA: LA CLASSIFICA DEI MERCATI TRAINANTI

 

Mercati: esportazioni trentine di Metalmeccanica nel 2017 (var. %)

Fonte: Exportpedia

 

Il portafoglio dei mercati trainanti le vendite trentine di Metalmeccanica, nel 2017, appare particolarmente articolato da un punto di vista geografico:

– In Europa si trovano i principali partner commerciali del comparto, nell’ordine: GermaniaRegno Unito e Francia, rispettivamente in 1°, 2° e 4° posizione per livelli nel 2017 e in crescita a tassi percentuali a due cifre. I valori delle esportazioni dei tre paesi lo scorso anno si aggirano tra i 160 e 280 milioni di euro.

– Gli Stati Uniti d’America, grazie a crescite particolarmente dinamiche (+28% in euro), guadagnano il 3° gradino del podio delle destinazioni privilegiate del’export trentino di Metalmeccanica, con livelli di esportazioni nel 2017 prossime ai 165 milioni di euro.

Ancora relativamente poco significative, di converso, appaiono le esportazioni trentine del comparto rivolte al continente asiatico, con la sola eccezione della Cina. Le esportazioni di Metalmeccanica trentine verso il mercato cinese sono aumentate, nel 2017, del +22% in euro rispetto al corrispondente periodo 2016, con livelli di esportazione cumulati superiori a 50 milioni di euro.

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Export Trentino di metalmeccanica: +15% nel 2017
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La crescita dell’export Trentino nel 2017

I dati ISTAT del commercio estero dei territori italiani evidenziano una crescita dell’export trentino nel 2017. I settori più dinamici sono Metalmeccanica, Agroalimentare, Sistema Moda e Chimica.

I dati del portale Exportpedia, di cui RubiconEx è partner, evidenziano una crescita delle esportazioni 2017 della provincia di Trento con una variazione del +8.6% rispetto al 2016.

I settori trainanti per le vendite all’estero nella provincia di Trento sono Sistema Moda (+17.4% rispetto al 2016), Metalmeccanica (+14.4%), Chimica (+4%) e Agroalimentare (+2.8%). Perfomance meno positive si registrano per il comparto Sistema Casa con una variazione tendenziale di -0.7 rispetto lo scorso anno.

 

 

Rispetto ai mercati di destinazione, Trento guarda ai paesi europei quali Polonia (+38.2% rispetto al 2016), Russia (+32%), Svezia (+21.5%), Ungheria (+19%), Regno Unito (+16.2%), Romania (+13.9%), Belgio(+13.7%), Francia (+10.9%) e Germania (+11%). Numeri positivi si registrano anche per le destinazioni extraeuropee: Canada (30.7%), Cina (+15%) e Stati Uniti (+11.9%).

 

 

METALMECCANICA

Tra i settori della metalmeccanica, aumenta nel 2017 l’export di Autoveicoli (+80 milioni di euro rispetto al 2016, pari ad una variazione di oltre il 30% in euro), di Caldaie, valvole e cuscinetti (+33 milioni di euro), Macchine utensili (+35 milioni di euro) e Macchine non utensili (+15 milioni di euro).

SISTEMA MODA

Per l’export trentino del sistema moda i comparti trainanti sono Occhiali e protesi (+20 milioni di euro, pari ad una crescita del +40.7%), Calzature (+11 milioni di euro rispetto al 2016), Abbigliamento (+5 milioni di euro) e Tessile (+4 milioni di euro).

AGROALIMENTARE

Le vendite estere provinciali del settore agroalimentare sono trainate dall’export di Vino e altre bevande (+10 milioni di euro rispetto al 2016, pari ad un variazione del +2.8%). Quasi l’80% delle vendite di Vino trentino sono rivolte al mercato americano, inglese e tedesco.
A seguire, si segnalano le esportazioni di Carta e cartoneCondimenti e piatti pronti (+8 milioni), Conserve e succhi di frutta (+8 milioni di euro) e Formaggi e prodotti caseari (+10 milioni di euro, pari ad una crescita del 16.7%).

CHIMICA

Il comparto chimico registra vendite all’estero in aumento nei settori Fibre sintetiche e artificiali (+11 milioni di euro) e nel settore della Chimica di base (+8 milioni di euro), di cui il 25% è destinato alla Germania.

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La crescita dell’export Trentino nel 2017
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Export Moda 2017 a Trento

Nel quarto trimestre del 2017 l’export moda a Trento ha registrato un aumento tendenziale pari a +24% in euro rispetto al corrispondente periodo 2016, portando a +17.4% la crescita complessiva dello scorso anno. Di seguito viene presentata una analisi dei diversi andamenti a livello di settori e mercati, ricavata dalle infografiche disponibili nel sito partner Exportpedia.

 

QUALI SETTORI E MERCATI HANNO TRAINATO IL SISTEMA MODA TRENTINO NEL 2017?

Settori: export trentine di Sistema Moda: (var. % 2017)

Fonte: Exportpedia

 

Nel 2017 il principale settore trainante l’export moda-persona trentino è risultato Occhiali e Protesi, raggiungendo livelli prossimi ai 70 milioni di euro e con un tasso di crescita cumulato a due cifre (+40%), grazie soprattutto ai forti incrementi sui mercati europei di Svizzera, Regno Unito e Irlanda, ma anche su quelli asiatici (Giappone e Cina in primis). A seguire il settore Calzature, con una variazione annua cumulata dell’export provinciale pari al +15.5% nei valori in euro (con i maggiori incrementi sui mercati europei di Germania, Francia e Svizzera e verso il Giappone).
Anche l’export di Abbigliamento nel 2017 mostra una crescita annua cumulata superiore al +20% in euro, in forte accelerazione nel secondo semestre dell’anno, con performance particolarmente favorevoli sui mercati a breve/medio raggio di Croazia, Svizzera e Russia, e verso Stati Uniti, Giappone e Taiwan tra quelli a più lungo raggio.
Da segnalare, infine, le performance di crescita dell’export provinciale di Tessile, anch’esso con tassi a due cifre (+10.6%) ma più contenuti, con incrementi particolarmente rilevanti sui mercati di Germania, Olanda, Polonia, Russia e Croazia, ma anche verso destinazioni extra-europee come nel caso di Hong Kong.

 

Mercati: export trentine di Sistema Moda: (var. % 2017)

Fonte: Exportpedia

 

Tra i mercati trainanti le vendite trentine di Sistema Moda nel 2017 si segnalano, quindi, le diffuse crescite sia verso destinazioni vicine e già consolidate (GermaniaSvizzeraRegno Unito), sia anche mercati lontani come Giappone e Cina.

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Export Moda 2017 a Trento
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Il vino, il prodotto agroalimentare più esportato da Trento

Nel 2017 le esportazioni trentine di Agroalimentare hanno registrato una variazione annua cumulata prossima al +3% in euro rispetto al 2016, con il raggiungimento di un valore annuo superiore ad 1 miliardo di euro. Qui di seguito viene presentata una analisi dei diversi andamenti a livello di settori e mercati, ricavata dalle infografiche disponibili nel sito Exportpedia.

 

SETTORI TRAINANTI E FRENANTI

 

Esportazioni di Trento di Agroalimentare: var. % tendenziali 2017 (euro correnti)


Nel 2017 il Vino e altre Bevande (con oltre 370 milioni di euro) si conferma il principale settore di riferimento dell’export trentino del comparto food, con una crescita nei valori in euro prossima al 3%.

Si segnalano, inoltre, le dinamiche particolarmente positive dell’export trentino di Condimenti e piatti pronti, Conserve e succhi di ortaggi e frutta, Formaggi e altri prodotti del latte con le variazioni tendenziali più positive dello scorso anno, superiori al 10% in euro.

Relativamente poco dinamiche, invece, le vendite all’estero di Carta e cartone, seppure rimane il secondo comparto più esportato della provincia.

 

MERCATI TRAINANTI E FRENANTI

 

Esportazioni di Trento di Agroalimentare: var. % tendenziali 2017 (euro correnti)

 

Nel 2017 Germania e Stati Uniti, con una variazione annua inferiore al 5%, e Regno Unito (+8% in euro) sono stati i principali mercati di destinazione dell’export trentino di Agroalimentare. Anche se con livelli minori, hanno trainato la crescita, con tassi di variazione a due cifre, i mercati europei Austria, Francia, Olanda, Danimarca, Turchia e Svezia.

Negativi, invece, i risultati annui cumulati in Spagna, Slovenia, Messico, Svizzera e Repubblica Ceca.

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Il vino, il prodotto agroalimentare più esportato da Trento